Traduzione

lunedì 25 febbraio 2013

Vasetti per tisane

Visto che qui nevica praticamente da due mesi io passo le giornate in casa.
Anche Giada qualche giorno fa mentre eravamo in macchina e tutto intorno a noi era bianco mi ha detto: "Sono stufa di questa neve!"
Ieri è stata quindi una domenica casalinga che ha prodotto alcuni nuovi oggettini in pasta di mais.
Uno più grande che ora è in fase di asciugatura e che vi mostrerò prossimamente, gli altri sono questi 4 vasetti ai quali ho applicato le mie miniature del tè.



martedì 19 febbraio 2013

Costume da Cappellaio Matto...fatto con niente

Nei giorni del carnevale io avevo altro a cui pensare.
Giada aveva anche l'influenza e non mi sfiorava nemmeno il pensiero di doverle acquistare un costume per il carnevale.
Arrivato martedì grasso, poi, una nevicata di quelle mai viste ha costretto qui il sindaco a chiudere le scuole per evitare che gli spostamenti volti ad accompagnare i bambini provocassero situazioni di pericolo.
Quindi sostanzialmente, visto l'umore di questi giorni, pensavo di "averla scampata".
Della serie: ci penseremo l'anno prossimo al carnevale.
E invece le maestre hanno annunciato di avere messo in previsione il recupero della festa di carnevale e io mi sono ritrovata a immaginare Giada in jeans e felpa insieme ai suoi compagni di scuola vestiti da zorro e principesse, oppure di tenerla addirittura a casa.
Ho poi pensato che invece mi dovevo sforzare, che la mia tristezza non si deve riperquotere su di lei in modo eccessivo e quindi che anche lei doveva avere il suo carnevale.
Comperarle un abito per usarlo però un solo giorno a scuola mi sembrava uno spreco, così ho cercato di farle ingoiare l'idea di farci prestare dal nipotino del fidanzato di mia sorella il vestito che aveva usato lui.
Ma la mia bambinella ha chiaramente detto che lei non ne voleva sapere di vestirsi da pompiere:)
Così sono andata al recupero del cappello preparato da mia sorella per la festa di compleanno di Giada nel 2011 (in realtà sono due cappelli incollati uno sopra l'altro) e adattandolo un po' alla sua più piccola testolina l'ho vestita da Cappellaio Matto, e nonostante Giada preferisse vestirsi da principessa/farfalla/fata, alla fine ha accettato di buon grado.
Il vestito è tutto composto di elementi provenienti direttamente dall'armadio...un vestito normale, in sostanza.


Ma con il cappello, un po' di trucco e qualche oggettino realizzato alla veloce e che costituisse gli elementi tipici del personaggio ecco fatto il vestito.
La teiera è fatta con la carta di giornale, mentre il ciondolo è in pasta di mais.
Sono oggetti da sarta...del resto un cappellaio quelli deve usare: forbici, metro, ditale, spoletta e puntaspilli.
Ho cercato nei negozi qui intorno uno spray arancione per colorarle un po' i capelli, ma non era rimasto niente perchè tutti hanno già estratto dai magazzini le decorazioni pasquali e del carnevale non c'è più traccia, così ho dovuto ripiegare su una gommina rosa trovata per caso in una profumeria dove pur di vendermela mi hanno fatto lo sconto: da 9 euro a 2,5 euro...
Abbiamo ancora con noi, ma per pochi giorni perchè mi sto attrezzando per la spedizione, lo specchio che mi è stato commissionato da Sarah proprio attraverso questo mio blog.
Ne parlavo in un post qualche settimana fa.
Eccolo qua.

venerdì 15 febbraio 2013

...di bosco...

Avevo fatto queste torte per due amici di mio padre, che hanno passato l'ultimo dell'anno con noi.
Speravo che questo 2013 fosse davvero un buon anno, e invece è il più terribile che io abbia mai vissuto perchè mi ha portato via il mio papà.
Che mesi questi ultimi, dolorosissimi nella sofferenza della malattia e nella preoccupazione, ma anche tenerissimi nella cura e nelle premure che ho potuto dedicargli.
Anche con queste torte per i suoi amici, che tanto lo hanno reso orgoglioso nel momento in cui le consegnava, la notte di capodanno.

Mio padre era un uomo che nonostante la passione per la caccia amava profondamente la natura, anche se può sembrare un controsenso.
Scriveva poesie che spesso parlavano di alberi e animali selvatici; di bosco, che era il suo elemento.
Ricordo ancora, tanti anni fa, mia sorella era ancora una bambina, quando tornò a casa con questo piccolo morbidissimo nido da farci vedere, che poi è rimasto in casa come elemento decorativo.
Il nido di un cardellino, probabilmente.
A pochi giorni dal capodanno, finite le torte, questo nido è diventato la casa di una delle mie beccacce di zucchero.
"L'ho messa lì", mi ha detto sorridendo..."hai visto come ci sta bene!?".


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